john williams - Battle of the heroes

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  1. mega man
     
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    il sig. williams ha firmato un sacco di colonne sonore, alcune di film molto famosi come jurassik park - harry potter - star wars e sta componendo quella di superman returns. è uno dei musicisti piu richiesti in ambito holliwuddiano, nik sarà essere più preciso. -non troppo nik!!-

    questo è il mio pezzo preferito, tratto dalla colonna sonora di star wars episodio III, battle of the eroes. mettetelo a palla.
    John Williams - Battle of the eroes
     
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  2. Abilives
     
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    Mi ricordo quando sentii questa canzone la prima volta...

    Melzo, 19-05-05

    Anteprima nazionale, europea, mondiale, Galattica dei Episode III !!!!!

    e chi c'era con me... ???
    :) :) :) :)
     
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  3. mega man
     
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    io no. eru su un incrociatore della repubblica in orbita su coruscant.
     
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  4. Abilives
     
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    Pensavo tu fossi insieme a Grievous... non ti proclami 100% Sith?
     
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  5. Rinoa10
     
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    A me piace molto quella dell'episodio 1, Duel of the Fates...
    e anche il love theme di Amidala e Anakin, si intitola "Love Pledge and the Arena" se non sbaglio, perché è quello che si sente nell'episodio 2 prima che entrino nell'arena coi mostri...
     
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  6. Rinoa10
     
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    Cmq è strabella anche questa qui, Battle of the Heroes... mi piace verso 2 minuti quando ritorna per pochi secondi il tema che si sente spesso in Star Wars IV-V-VI, quello di Luke Skywalker...
     
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  7. NicolaStanley
     
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    John Williams è nato a New York nel 1932...
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    Ha messo mano, come compositore, a più di 130 film... numeri da vecchia Hollywood...
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    Spesso mero arrangiatore negli anni '60...
    le sue composizioni sono, agli inizi, quasi esclusivamente televisive... ma sono comunque successi:
    i riusultati più famosi sono L'Isola di Gilligan (realizzata da Richard Donner e Sherwood Schwartz dal 1964 al 1967)
    e Lost in Space (di Irwin Allen e Don Richardson, '65-'68)
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    Soprattutto quest'ultima serie sarà per lui importante per il futuro, poiché Irwin Allen lo prende con se per quasi tutte le sue produzioni (le più famose L'Avventura del Poseidon [di Ronald Neame, '72] e L'Inferno di Cristallo [di John Guillermin, '74])
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    Negli anni '60 impara da Henry Mancini (Williams appare come uno che suona il piano ne La Grande Corsa di Blake Edwards, '66)
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    Ma è come arrangiatore che comincia a vedere la vera notorietà...
    Che coincide con il cambio di decennio:
    il vero Williams arriva a strombattuto negli anni '70...:
    Del 1971 è Il Violinista sul Tetto di Norman Jewison (e Jerome Robbins), per il quale vince l'Oscar per la miglior colonna sonora adattata (il musical originale era di John Block)
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    Il suo rapporto con l'Oscar comincia qui ed è davvero di ferro:
    è il compositore ancora in attività che ha vinto più Oscar, ben 5, e, nella classifica totale, è secondo dietro ad Alfred Newman (che ne vinse 9 tra il 1938 e il 1967)...
    dietro di lui, a quota 4, ci sono Johnny Green, André Previn, John Barry e Alan Menken (Green ha smesso nel '68 e Previn nel '64, dandosi completamente alla direzione d'orchestra: è un esperto di Maurice Ravel e di George Gershwin)...
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    I suoi Oscar sono:
    Il Violinista sul Tetto (di Norman Jewison, '71)
    Lo Squalo (di Steven Spielberg, '75)
    Guerre Stellari (di George Lucas, '77)
    E.T. (di Steven Spielberg, '82)
    Schindler's List (di Steven Spielberg, '93)
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    quasi ogni anno riceve una nomination... da sempre, e quindi da più di 30 anni (anche se si sono mostruosamente infittite dopo il '93)
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    Le sue "sconfitte" più clamorose sono, però, abbastanza sacrosante...:
    Superman (di Richard Donner, '78)
    sconfitto da Giorgio Moroder per Fuga di Mezzanotte (di Alan Parker);
    I Predatori dell'Arca Perduta (di Steven Spielberg, '81)
    sconfitto da Vangelis per Momenti di Gloria (di Hugh Hudson);
    L'Impero del Sole (di Steven Spielberg, '87) e Le Streghe di Eastwick (di George Miller, '87)
    sconfitte da Ryuichi Sakamoto, David Byrne e Cong Su per L'Ultimo Imperatore (di Bernardo Bertolucci) [ma, forse, quello che se lo meritava di più quell'anno era Morricone con Gli Intoccabili];
    le altre sconfitte sono molto meno clamorose, e forse meno sacrosante...

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    Dopo l'Oscar con Il Violinista sul Tetto arriva per Williams la grande popolarità, che continua con in già citati film con Irwin Allen (che furono tutti campioni d'incasso) e con altra roba molto apprezzata dalla critica: i lavori per Robert Altman (Images, '72, e Il Lungo Addio, '73) e Cowboys (di Mark Rydell, '72)...
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    Siccome aveva sentito la musica di Cowboys, un regista giovanissimo, solo 28 anni, lo chiama con se per il suo primo lungometraggio serio, dopo diversi trionfi in TV (Duel, nel '71, aveva fatto un successo così grosso che la Paramount poi lo distribuì nei cinema)...
    questo giovane regista era Steven Spielberg e il suo primo lungometraggio serio era Sugarland Express ('74)
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    Comincia qui la più eccezionale collaborazione regista/compositore della Storia del Cinema...
    i precedenti?
    sono ugualmente leggendari, ma durano molto meno nel tempo e producono meno film:
    Sergej Michailovic^ Ejzenstejn/Sergej Sergeevic^ Prokof'ev (che, però, insieme, credo ne abbiano fatti solo due...)
    Alfred Hitchcock/Bernard Hermann (che però non furono mai così esclusivi)
    Federico Fellini/Nino Rota
    Sergio Leone/Ennio Morricone...
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    è probabile che la coppia passata che più si avvicina alla loro è
    Blake Edwards/Henry Mancini
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    oggi una coppia che può competere con loro (ma che ha iniziato 20 anni dopo) è
    Tim Burton/Danny Elfman
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    nell'agone potremmo includere, forse,
    David Cronenberg/Howard Shore...
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    sono stati paralleli e consimili a loro
    Robert Zemeckis/Alan Silvestri
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    [molto più "piccoli" sarebbero Rob Reiner/Marc Shaiman, Kenneth Branagh/Patrick Doyle, Ron Howard/James Horner (quasi mai continuativi), James Cameron/Brad Fiedel (anche loro mai continuativi), per citare solo di così a mente...]
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    Solo due film di Spielberg successivi al '74 non hanno musica di Williams:
    Ai Confini della Realtà ('83, il cui episodio di Spielberg è musicato da Jerry Goldsmith) e Il Colore Viola ('85, musicato da Quincy Jones)

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    La storia di Williams, però, è anche indipendente da Spielberg e dai risultati ottenuti con lui...
    È Spielberg a consigliarlo a George Lucas... e con Lucas fa tutti i Guerre Stellari ('77, '80, '83, '99, '02, '05)...

    Ritrova Richard Donner per il Superman ('78)...
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    Compone la musica per il Dracula di John Badham ('78, da riscoprire assolutamente, è un chicchino)...
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    Lavora con Lawrence Kasdan in Turista per Caso ('88), ma, pur essendo Kasdan della ghenga di Lucas e Spielberg (in quanto sceneggiatore de L'Impero Colpisce Ancora e de I Predatori), ha sempre preferito James Newton Howard a Williams...
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    Un altro della ghenga (in quanto regista di Ai Confini della Realtà, Salto nel Buio e Gremlins, tutti targati Spielberg) che non lo ha mai usato è Joe Dante: gli ha sempre preferito Jerry Goldsmith...
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    Don Bluth, per i suoi film animati spielberghiani, ha sempre voluto James Horner...
    così come Simon Wells e i suoi... (quelli di Balto)
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    Williams è, invece, compositore ufficiale e quasi esclusivo di un altro della ghenga (in quanto sceneggiatore de I Goonies, di Piramide di Paura e dei Gremlins, tutti prodotti da Spielberg, anche se di Donner, Levinson e Dante): Chris Columbus... ben 4 film con lui, tra cui i supertrionfi Mamma, ho perso l'Aereo ('90) e Harry Potter e la Pietra Filosofale ('01)
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    Ha lavorato per 3 volte con Oliver Stone:
    Nato il 4 Luglio ('89), JFK ('91), Nixon ('95)
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    oltre alla musica per film è direttore principale della Boston Pops Orchestra...
    e spesso fa il direttore d'orchestra in ambito concertistico, prediligento il repertorio barocco sei-settecentesco (Haender, Purcell, Bach)
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    In effetti sono evidenti i suoi barocchismi, specie nelle musiche più "bolckbusters" (in Jurassic Park sono tantissimi i barocchi di così)...
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    La critica ha individuato un suo modello particolare in Bela Bartok...
    Modello confermato dallo stesso Williams...
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    Molti sono i suoi echi da Igor Stravinskij... specie da Le Sacre du Printemps...
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    Un evidente modello è anche Jerry Goldsmith, già più volte citato, nato nel '29 e morto nel 2004, con quasi 240 film all'attivo..
    per Williams è stato certamente come un maestro (anche se è nato solo 3 anni dopo di lui, Goldsmith scriveva per Otto Preminger mentre Williams era fermo con le serie TV nei '60s), così come per tutti i compositori hollywoodiani nati negli anni '40 (in primis per James Horner e Hans Zimmer)
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    altro modello forte, riscontrato da tutti, ma mai per ora confermato da Williams, è Erich Wolfgang Korngold, anche lui storico compositore hollywoodiano (e autore dell'eccezionale e famosissima opera lirica Die Tode Stadt del 1920)...
    c'è chi si diverte a trovare precedenti Korngoldeschi nella produzione di Williams: c'è chi, nei lavori di Korngold, ha trovato pari pari i temi di Superman e Indiana Jones, magari in pezzetti scritti da Korngold per semplice raccordo... (maestro in questo genere di cose è Claudio Masenza, che pubblicò anche su Ciak, sul suo spazio dell'Espertone, alcuni risultati di questa ricerca Korngoldiana)...
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    Non poca influenza su di lui ha avuto l'apprendistato con il grande Henry Mancini...
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    È il compositore di Hollywood più potente e famoso...
    è stato sicuramente il più grande nei '70s e gli '80s, ma già negli '80s ha trovato giovani agguerriti (Vangelis, Shore, Horner, Newton Howard, Elfman, Zimmer - nei '70s la sua supremazia era molto meno intaccata, magari solo da Alex North, Jack Nitzsche, Marvin Hamlisch, il vecchio Leonard Rosenman, e, ovviamente, Goldsmith)...
    È un super nel comporre complicatissimi temi che si sposano perfettamente all'azione (storico quello de Lo Squalo, e, impareggiabili, The Asteroid Field per L'Impero Colpisce Ancora, e lo Scherzo for Motorcycle and Orchestra per L'Ultima Crociata)... oggi solo Hans Zimmer riesce a comporre roba ugualmente concorrente all'azione...
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    Nei '90s e '00s si registra una lieve flessione su se stessa della sua vena melodica e creativa...
    C'è chi sente "vecchiaia" perfino nei suoi lavori più belli di quei decenni (Minority Report e il Love Across the Stars per Padme e Anakin di L'Attacco dei Cloni, che per molti escono sconfitti dalla potenza creativa passata del tema per Han e Leila e, per esempio, della stupenda marcetta per 1941)...
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    però è anche vero che è proprio nei lavori più insospettabili, magari in quelli poco blasonati per Columbus, che riesce a rinnovarsi..
    e Spielberg, con il suo Spielberg Renaissance degli anni '00 gli dà sempre occasione di destreggiarsi nelle situazioni più disparate, alcune più classiche (The Terminal), altre più intime e complicate (Prova a Prendermi che va dalla volontà di ricreare i '60s con suadenti musichette alla Henry Mancini al sentimentale controllato; e Munich tutto oscuro ed interiore)...
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    il suo tocco è chiaro e preciso, incantato (anche se forse non come Goldsmith o Elfman), e "paterno"...
    la sua musica è "da vecchio ed esperto narratore" che racconta con classe ed esperienza...

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    Probabilmente la trilogia autentica di Guerre Stellari ('77, '80, '83) è da considerare il suo punto più alto in quanto a quantità di temi di eccezionale inventita e a lussurenggianti risoluzioni orchestrali (tra Stravinskij e Wagner) che risultano così perfetti per catalizzare l'azione filmica...
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    ma designando un capolavoro... è ovvio che ci siano le urla di coloro che arrivano secondi...


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6 replies since 10/7/2006, 12:40   761 views
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